Mai stati simpatici, i Muse.
Da domenica rischiano di diventare i miei nuovi eroi però. Prendete la Ventura, quella che “non fa più x-factor ma mi piaceva di più quando c’era”, quella di Bettarini e Dolce & Gabbana e bla bla bla, quella insomma che, come già narratovi su queste pagine tempo fa, non conosce una mazza in materia di rock ma chissà per chè chissà per come, è spesso chiamata a discuterne (mentre gente come Gegè Telesforo non son durati il tempo di accorgersi di quanto bravo dovevi essere, per andare in tv, anche solo una decina di anni fa o poco più…). Prendete i Muse che con la precisa intenzione di burlare il bravo presentatore di turno, si scambiano i ruoli sul palco con conseguente convinzione, a fine performance, che l’intervista sia fatta al frontman di turno, mentre il cosiddetto batterista è importante citarlo perchè ha una casa in Italia ma non bella come quella di Clooney (e qui il trash impera impetuoso…), e non perchè in realtà si chiami Matthew Bellamy e sia il cantante e voce portante della band…
Ovviamente, c’è l’occhio che non perdona di YouTube ad avere fissato il tutto a imperitura memoria
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